19 Dicembre 2018

Cosa ti puo’ dare un Presepe Vivente in Puglia

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Il calore del Natale Pugliese

Il calore di quando eri bambino e ti riporta a quelle giornate quando i giorni natalizi li trascorrevi cosi:

La vigilia di Natale: cena in famiglia;

Il giorno di Natale: pranzo e giochi in famiglia con nonni, zii, cugini;

Il giorno di Santo Stefano: pranzo in famiglia fino al tramonto a base di cibi leggeri. Quindi tutti gli anni si propone brodo con verdure, ma puntualmente nel brodo si finisce per cucinare i tortellini invece delle verdure e per dare sapore al brodo, si aggiunge un pochino ( almeno 3 pezzi a persona) di spezzatino di maiale per secondo, panettoni, pettole e cartellate.

E poi via con i bambini in visita a uno dei tanti presepi viventi che ci sono da queste parti.

E si, finito l’interminabile pranzo, per sgranchirci un po’ le gambe e smaltire un po’ di calorie accumulate, come da tradizione, si va in visita ad un presepe vivente.

Quest’anno ancora non ho scelto quale , ma ti riporto il racconto di quello che ho visitato lo scorso anno augurandoti di poterlo vivere anche tu o almeno trovarne uno di simile calore dalle tue parti.

27 dicembre 2017

Oggi siamo andati a visitare uno dei tanti presepi viventi in giro per la Puglia e quest’anno ne ho trovato uno ambientato nelle nostre masserie del 1600 così tanto presenti in valle d Itria: Masseria Papaperta.

Oggi, Masseria Papaperta, è un agriturismo con un’ampia sala ricevimenti, un gran prato dominato da un trullo sovrano, una catena di piccoli trulli uno di fianco all’altro, un’antica stalla. Tutti ambienti ristrutturati, anzi no, ripuliti ma lasciati cosi come erano, quindi pavimenti di chianche, muri con pietre a vista, o pareti semplicemente di pietra imbiancata con calce come si faceva una volta.

E tra questi trulli, stalle, capanne, case padronali, è stata ambientata e riprodotta con attori e figuranti, la civiltà del 1200.

Non uno dei soliti presepi con figuranti da ammirare nel loro mestiere e antichi abiti, ma attori e narratori che raccontano ai visitatori, in modo semplice, sintetico e coinvolgente, come si macinava il grano, come si arava la terra, come si ottenevano gli utensili, come si realizzavano tessuti, come si operavano e curavano i malati, come ci si alimentava, come si cacciava ecc. Insomma un tuffo nel passato che coinvolge adulti e bambini, per poi arrivare a una bellissima rappresentazione della Sacra Famiglia con tanto di bue e asinello, viventi anche loro.

Se siete in giro per la Puglia ve lo consiglio vivamente perché oltre ad un tuffo nel passato e all’ assaggio di prodotti gastronomici pugliesi, per i piccoli c’è anche il contatto e la scoperta di animali insoliti a chi, di solito vive in città( pecorelle, asinelli, barbagianni).

Questa è la Puglia, un tuffo nel passato e nella natura per riassaporare quelle tradizioni che noi adulti ci portiamo ancora nel cuore ma che la frenetica vita di città ci ha fatto perdere e dimenticare.

Ricordate ancora l’ antico braciere a casa dei nonni sotto il tavolo da pranzo o al centro di una stanza intorno al quale ci si ritrovava a parlare e raccontare dei tempi che furono??? Mi è tornato in mente ritrovandolo li, in un tempo, in una civiltà ormai andata…e vi ho ritrovato il calore come quando ero piccola, ma questa volta mi ha scaldato IL CUORE.

La Puglia è cosi: tradizione, natura, gastronomia e calore!!!

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