Putignano, il paese del Carnevale più lungo d'Italia

Putignano, in cui è situato il B&B BeBy in Viaggio, è un paese di circa 25 mila abitanti , al centro della Puglia, costituito da una parte antica, il centro storico.

Te lo descrivo qui in poche cenni, ma scorrendo la pagina ho riportato una descrizione più profonda e accurata.

Putignano é famosa per il Carnevale, ormai conosciuto a livello internazionale ( per l’edizione 2020 ho avuto ospiti dagli USA, Spagna, Francia oltre i tanti italiani) questo è quello che amano di solito visitare i miei ospiti a Putignano.

Il centro storico, in cui è situato il B&B BeBy in Viaggio, con le chiese in stile romanico, il museo “Palazzo del Principe” Romanazzi Carducci (set cinematografico di film in costume d’epoca) il museo Albano, la Grotta del Trullo e per chi ama fare running anche in vacanza, consiglio la pista ciclabile Autodromo

La stanza Gialla del Palazzo del Principe, set di film Rai
cosa visitare in Puglia se piove
Ingresso attraverso i trulli per visitare le Grotte di Putignano

Putignano raccontata nei dettagli

 

Putignano raccontata nei dettagli da una ragazza di terza media (mia figlia Kyara) per un compito scolastico. Non potevo non pubblicarlo sul mio sito e permettere che andasse perduto tra gli elaborati scolastici.

PUTIGNANO

Putignano è un comune italiano situato su tre colli nella Murgia Barese a solo 18km dalla costa.

Stando ai dati del 31 dicembre 2015, Putignano conta 26.859 abitanti, mentre al 1^ gennaio 2017 contiamo 500 stranieri residenti provenienti da Stati come la Romania, la Georgia oppure dalla Repubblica Popolare Cinese.

 

Putignano è conosciuta soprattutto per il suo famoso Carnevale, con le sue antichissime origini è uno dei più antichi in Europa ed è reputato uno dei più belli in Italia, ricco di tradizioni e usanze.

Il Carnevale di Putignano nacque nel 1394, ancor prima che la chiesa lo riconoscesse, ed ogni anno ha ufficialmente inizio il 26 dicembre con il rito delle Propaggini, una festa in cui gruppi e poeti dialettali si esibiscono in piazza con abiti da contadini ripercorrendo l’anno appena trascorso a suon di musica, balli e “cippon”, ovvero versi satirici in rima contro politici e personaggi noti alla città.

Tradizionali anche i Giovedì del Carnevale, ognuno dedicato ad un ceto sociale, con lo scopo di dare a tutti quanti un giorno in cui poter esagerare e sono: il Giovedì di minsignor, il Giovedì di priv’t (preti), il Giovedì di mon’c’ (monache), il Giovedì di cattev (cattivi, ovvero vedovi e vedove), il Giovedì di pacc (pazzi, ovvero i ragazzi e i non sposati), il Giovedì di femm’n’ accasat (donne sposate) ed infine il Giovedì di c’r’not (cornuti) in cui c’è il “taglio delle corna”

Ma i festeggiamenti si concentrano soprattutto nelle quattro sfilate(da quest’anno cinque), tre si tengono nelle ultime domeniche prima dell’inizio della Quaresima ed una il Martedì Grasso prima del mercoledì delle ceneri, durante le quali carri allegorici con i loro giganti pupi in cartapesta, maschere di carattere e gruppi mascherati sfilano nel percorso nelle strade principali della città portando musica e allegria alle migliaia di spettatori che arrivano da tutta Italia per quest’occasione.

Al termine della sfilata il divertimento continua nel percorso accessibile solamente ai pedoni che possono ammirare da vicino i carri in cartapesta che vengono esposti lungo le strade.

L’ultimo lunedì prima della fine del Carnevale, detto anche a deje d’minz, ovvero il giorno di mezzo tra la domenica e il martedì grasso, si tiene l’Estrema Unzione del Carnevale, uomini e donne sfilano per la città in vesti ecclesiali come in un corteo processionale portando il messaggio della fine ormai vicina del Carnevale e quindi del divertimento.

Ed infine, giunti al Martedì Grasso, dopo la sfilata e la premiazione del carro allegorico, del gruppo mascherato e della maschera di carattere migliore dell’edizione, ha inizio il funerale del Carnevale, rappresentato in quest’occasione da un maiale in cartapesta che viene bruciato a simboleggiare purificazione dal periodo di baldoria e passaggio a quello Quaresimale. Gli ultimi 60 minuti di vita del carnevale sono scanditi dalla Campana dei Maccheroni, anch’essa in cartapesta, con 365 rintocchi che chiudono con gli ultimi balli quest’antica festa.

 

Molti sono i luoghi in questa città da poter visitare e assaporare al di fuori del Carnevale, come ad esempio il centro storico di Putignano avente una struttura tipicamente medievale con i suoi cunicoli e chiesette, ricco di monumenti e antiche strutture architettoniche.

Il borgo antico è accessibile tramite decine di stradine presenti su tutto il perimetro, oltre ai tre accessi principali, ovvero Porta Barsento, Porta Nuova e Porta Grande.

Porta Barsento, il cui nome deriva dall’omonima località verso la quale è orientata, sulla sommità manifesta la Croce di Malta riconoscibile per le sue otto punte.

Porta Nuova, che inizialmente avrebbe dovuto essere intitolata a San Giovanni, è collocata in direzione della strada per Castellana Grotte e si apre dinanzi ad una piazza con al centro una stele con in cima una statua a grandezza naturale della Vergine Immacolata, presso la quale in occasione della ricorrenza dell’8 dicembre viene fatto omaggio alla Madonna con una deposizione floreale e posa del rosario Benedetto sulla statua ad opera del corpo dei Vigili del Fuoco, cerimonia che ogni anno raccoglie attorno a sé moltissime persone.

Ed infine Porta Grande, purtroppo non più esistente, si affaccia su Corso Garibaldi e da accesso a “la chiancata”, strada del borgo antico che la collega a Porta Barsento.

Proprio su questa strada si trova il vero cuore del borgo, Piazza Plebiscito, sulla quale si affacciano antiche strutture come la Chiesa Matrice intitolata a San Pietro con la sua facciata in stile romanico e la torre campanaria, ricca di altari marmorei e statue realizzate del maggiore scultore rinascimentale putignanese, Stefano da Putignano, all’interno delle cappelle. L’attenzione è però catturata dalle due alte scalinate laterali che congiungono il presbiterio al SS. Crocifisso.

Oppure anche il Museo Civico Romanazzi-Carducci, nonché antica residenza del Balì che nel 1800 circa divenne proprietà dei principi Romanazzi-Carducci e si caratterizzò come un palazzo nobiliare. Nel 1967 però il Principe Guglielmo lo donò con tutti gli arredi al comune di Putignano purché diventasse un museo, perciò oggi è conosciuto come museo civico oppure come museo del Principe. L’interno è ricco di mobili, dipinti, arazzi, porcellane e argenterie, come di libri, prodotti di bellezza, collezioni di armi e scarpe appartenute ai residenti del palazzo. Delle le varie sale, il “Salone Giallo” è una tra le più belle.

Procedendo sulla chiancata troviamo anche la Biblioteca Comunale intitolata a Filippo Angelini De Miccolis, inaugurata ufficialmente nel 1964, che ha come sede l’ex Convento delle Carmelitane, risalente al 1568. Oggi il suo repertorio è di circa 60.000 volumi. All’interno della biblioteca si può visitare una mostra permanente sulla tradizione locale del Carnevale con le miniature dei carri allegorici, documenti storici e manufatti.

Su un’altra via principale del centro storico che collega Porta Barsento con Porta Nuova, è collocata la chiesa di Santa Maria La Greca che si presenta con la facciata esterna in stile barocco, simile a nessun’altro monumento putignanese. Al suo interno è custodita la reliquia di Santo Stefano, patrono di Putignano festeggiato nella ricorrenza del 3 agosto, in un’opera d’oreficeria romanica, il capo di un crociato interamente realizzato in argento.

Tra stradine e vicoli del borgo si possono trovare bar, birrerie, rosticcerie e ristoranti dove poter degustare ottimi prodotti della tradizione locale e non solo. In particolare il ristorante Angelo Sabatelli ad una Stella Michelin, Botteghe Antiche in Piazza Plebiscito insieme alla birreria Oi e alla sala da tè Sinensis.

Al di fuori del centro storico troviamo altri luoghi di interesse culturale come la chiesa di San Domenico nei pressi di Porta Barsento, che è parte dell’antico convento dei Domenicani presente in passato a Putignano. Presenta tre cappelle con volta a botte per lato lungo la navata ed è colma di stucchi e basso rilievi che insieme ai dipinti recentemente restaurati ne riempiono soffitti e pareti. Al di sotto del pavimento tipico formato da “chianche” si trovano le cripte cimiteriali dove in passato si trovavano le salme dei defunti e che erano accessibili tramite tre botole presenti ancora oggi nella navata.

Nei pressi di Porta Grande invece troviamo un’altra chiesa intitolata alla Madonna del Carmine, annessa all’antico convento delle carmelitane, sorto tra il XVII e il XVIII secolo e all’interno è interamente decorata da lesene e trabeazioni, mentre il resto della struttura oggi è sede del Municipio di Putignano.

Proprio difronte all’ex convento troviamo il Teatro Comunale di Putignano, nato nel 1600 come una piccola sala alla destra di Porta Grande dove avevano luogo piccole rappresentazioni teatrali e che con il passare dei secoli si è ampliata tanto da poter diventare nell’occasione del Carnevale una sala da ballo nella quale si consumavano grandi banchetti. Alla fine del 1800 gli interni vennero completati con tre ordini di palchi ed interamente decorati con stucchi dorati, con il contributo dello stesso artista che realizzò gli affreschi andati in fiamme nella cupola del teatro Petruzzelli di Bari. Purtroppo nel 1978 venne chiuso per inagibilità e successivamente cominciarono i lavori per la restaurazione, recentemente terminati nella parte esteriore.

A poca distanza dal centro urbano, sulla strada per Turi, c’è la Grotta del Trullo che prende il suo nome dalla struttura a forma di trullo a tre coni che è stata in seguito realizzata, e che è la prima grotta turistica aperta in Puglia, scoperta nel 1931 durante dei lavori di ampliamento della rete fognaria. Ha origine carsica, si sviluppa appena sotto un metro e mezzo di roccia ed è accessibile ai visitatori per 19 metri in profondità e 62 in orizzontale per uno spettacolo offerto dalle miriadi di stalattiti e stalagmiti rossastre in contrasto con le infiorescenze calcaree di un tipico colore bianco.

A Putignano c’è anche un cinema, Cinema Sala Margherita, in cui, oltre ad essere proiettati sul grande schermo alcuni tra gli ultimi film usciti, si tengono anche spettacoli musicali, teatrali o di vario tipo.

Altro luogo molto frequentato è la pista ciclabile comunemente chiamata Autodromo lunga circa 3km, ottima per essere percorsa in bicicletta oppure a piedi.

Luogo di ritrovo per i giovani nel pomeriggio e perfetto per l’estate è il Parco Almirante nella Zona 2000, con panchine all’ombra degli alberi, un gazebo, giostre come altalena o scivoli per i bambini, un campo per giocare a basket o a calcio che in estate ospita eventi come l’oratorio estivo, tornei serali di calcio per ragazzi ed adulti e serate di musica e balli per grandi e piccoli.

                                                                                            

                                                                                              Recchia Kyara III E 2019/2020

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