Consigli di Viaggio dal Cuore della Puglia: Quando l’Ospite Insegna all’Host
Scoprire la Puglia attraverso gli occhi dei viaggiatori
Nel mio Bed and Breakfast in Valle d’Itria, una delle cose che amo di più è accogliere i nuovi ospiti e raccontare loro cosa vedere e cosa fare nei dintorni. Mi piace dare consigli autentici, costruiti su esperienze reali e conoscenze locali. Ma ogni tanto, sono proprio gli ospiti a sorprendermi e a insegnarmi qualcosa.
Viaggiatori con cartina alla mano: un ritorno al passato
La scorsa settimana è arrivata una simpatica coppia di turisti francesi. Dopo i primi saluti e le solite domande su cosa avessero già visto, tirano fuori una grande cartina cartacea, di quelle che non si vedono quasi più, soppiantate dalle più comode mappe digitali come Google Maps.
Mappa sul tavolo, mi indicano le tappe già visitate: erano reduci da 5 giorni a Lecce e avevano già toccato molte delle mete che solitamente consiglio. Così, si arriva alla fatidica domanda: “Vale la pena visitare Vieste?”
Vieste: sì o no? Dipende da chi sei
La mia risposta, istintiva, è stata onesta: “È un borgo di mare meraviglioso, ma da qui sono più di 3 ore di macchina… io non ci andrei solo per una giornata.” La conversazione finisce lì.
La sera dopo, mi arriva un messaggio con foto e poche parole: “Siamo stati a Vieste. Bellissima.” Accompagnando il messaggio con la foto scattata da loro ai faraglioni di Vieste.
Ecco, lì ho capito che ogni viaggiatore ha il suo metro di misura.
Le distanze sono relative (soprattutto in vacanza)
Per me, 20 km sono un viaggio. Per altri, 200 km sono una semplice gita. Quello che per me sembrava troppo lontano, per loro è stata una tappa memorabile. E non è finita lì: scherzando, il giorno dopo ho scritto che non mi sarei sorpresa se fossero andati fino a Napoli. La signora mi ha risposto con ironia: “No, domani andiamo a Roma a salutare il nostro nuovo Papa Leone XIV!”
Abbiamo riso molto. Ma in realtà, avevano già programmato una visita guidata a Locorotondo tra mozzarelle, burrate e stracciatelle.
Cosa ho imparato da questa esperienza?
Mai dire a un ospite dove può o non può andare. Le esperienze di viaggio sono soggettive. Ognuno ha il suo ritmo, i suoi desideri, la sua idea di “vale la pena”. A volte, pensiamo di dare il consiglio giusto, ma rischiamo di limitare un’esperienza potenzialmente meravigliosa.
Conclusione: accogliere è anche ascoltare
Fare l’host non è solo dare le chiavi della stanza, è condividere emozioni, sogni e possibilità. E ogni tanto, è bello anche lasciarsi guidare dagli ospiti stessi. Vieste per me era troppo lontana, ma per loro è diventata un ricordo da incorniciare.
La vostra richiesta di preventivo sarà presa immediatamente in carico e nell’arco di pochi minuti vi ricontatterò per inviarvi preventivo e darvi conferma della disponibilità.
Marilù Labate
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